Dragonero Bonelli Wiki
Advertisement

Le regine nere, sono le sovrane del clan elfico degli elfi neri. Come gli altri elfi sono profondamente in sintonia con la natura, sacra per loro, ma a differenza degli altri clan, sono di carattere estremista e bellicoso: non tollerano gli stili di vita delle altre razze, specialmente quella umana, poichè recano danni alla natura.

Durante le Guerre dell'unificazione, decisero di guidare il proprio clan, assieme a quelli dei Re Bianchi e Re Grigi, fuori dall'Ecumene verso l'Hàlwèsùhre. Tuttavia, i Re Bianchi e Re Grigi decisero di restare, poichè in disaccordo con le idee estremiste delle regine.[1] Nel frattempo, Vrlam Erondàr, primo imperatore, temeva che le regine nere sarebbero tornate e avrebbero mosso guerra all'impero, quindi pianificò un vero e proprio genocidio.[2] Non riuscì nel suo intento, poichè le regine ed alcuni elfi si salvarono e riuscirono a trovare una nuova terra dove stabilirsi. Da allora le regine, sopratutto la madre, vissero nel più profondo rancore versò l'umanità e, nei secoli successivi, si organizzarono per distruggere l'impero e riportare la natura agli antichi splendori.

Le regine nere corrispondono ad una regina madre e due figlie gemelle:

  • Kyrali è la Regina Madre, combatte con la magia tramite un bastone. Benchè sia molto potente, non può contrastare il potere di una sacra reliquia.[3]
  • Yen Ail è la seconda regina, combatte con due spade ed è fisicamente piuttosto forte.[3]
  • Nau Ka è la terza regina, combatte con una grande falce e possiede poteri capaci di tenere testa ai Luresindi. Caratterialmente è molto orgogliosa ed iraconda, tanto che non tollera di essere aiutata da nessuno[3]

Preparativi per la guerra[]

Mentre organizzavano le truppe nella loro terra segreta, le regine pianificarono una serie di azioni di spionaggio, sabotaggio e complotti, per minare la sicurezza e la forza dell'impero.

Il primo passo fu avvicinarsi al Regno di Lehorian, da sempre in rapporti conflittuali con la dinastia Erondiana. Il re collaborò con le regine, arrivando a pianificare un attentato contro il principe Nahim. Per metterlo in atto, le regine nere ingaggiarono le Lame Nere, la gilda di assassini più temuta nell'Erondàr.[4][5]

L'attentato fallì, ma permise ai sicari di insediare nel palazzo imperiale dei Denhir, oggetti magici in grado di creare portali tra un luogo e un altro. Tramite questi oggetti, le regine riuscirono successivamente ad infiltrarsi nel palazzo e rubare il frammento della Pietra dei Draghi appartenente agli umani.[2]

Ulteriori episodi furono, il tentato furto del Martello di Yhr-Tharas, sacro cimelio del clan di Yannah,[6] il tentato assassinio di Ian ad opera di N'Agha[7] e per finire, la decimazione delle Viverne dell'accademia di Roccabruna.[8]

La guerra[]

L'invasione delle Regine Nere, comincia in grande stile: attacano Vàhlendàrt dall'alto con un immensa fortezza volante da cui partono, truppe d'assalto a cavallo di draghi, navi volanti con truppe d'invasione e viticci giganti che travolgono le difese e massacrano i civili. Il palazzo imperiale cade: i Luresindi vengono massacrati, le sacre reliquie rubate e Vrlam, per non cadere prigioniero, si imprigiona in un corpo di cristallo.

Le forze imperiali riescono ad evacuare, ma l'imperatore Aithor muore e adesso spetta a suo figlio Nahim, guidare l'impero.[3]

Alla caduta di Vàhlendàrt, seguono altre vittorie per le Regine: cadono infatti le guarnigioni del Vallo, l'accademia di Roccabruna, il porto militare di Sùhrendàrt[9] e poco tempo dopo il monastero di Fhaucasaepta[10]. Solo le Province Libere, aiutate dai Clan degli Orchi, riescono a respingere le prime invasioni, poichè le Regine hanno impiegato poche forze, mentre l'esercito di Lehorian, che doveva dar loro appoggio, viene annientato da Nani e Tecnocrati.[11]

Lo scontro finale si tiene nella Piana dei Ciclopi, dove le Regine affrontano le forze dell'impero e dei suoi alleati. A guidare l'esercito degli Elfi Neri è la Seconda Regina. Lo scontro è serrato con perdite da ambo le parti, tanto che arriva la Terza Regina in aiuto della sorella, ma alla fine le forze imperiali prevalgono e la Seconda Regina viene abbatuta da Sera. Le due regine rimaste ricorrono alla loro arma segreta: un orda di Troll da loro controllata.[12]Con stupore dei loro nemici, questi Troll non si pietrificano alla luce del sole e mettono in rotta l'esercito imperiale. Ma proprio a un passo dalla vittoria arrivano Ian, Alben e Ausofer con i Draghi, i quali annientano i Troll e mettono in rotta l'esercito. Anche la Terza Regina muore.

La Regina Madre fugge, raggiunta solo da Ian e il suo Drago, ma anche la Regina ha dalla sua un Drago, un Rinnegato. Entrambi combattono le loro nemesi ma alla fine vengono soprafatti: il Rinnegato viene incenerito e la Regina decapitata. La guerra è finita, ma dall'isola volante, invasa dalle fiamme e schiantata al suolo, emergono delle strane spore, frutto del lavoro delle Regine che, a detta della madre, riprenderanno l'Ecumene.[13]

Note[]

  1. Dragonero 29, Il nido del draughen, Sergio Bonelli Editore.
  2. 2,0 2,1 Dragonero 46, Nel cuore dell'impero, Sergio Bonelli Editore.
  3. 3,0 3,1 3,2 3,3 Dragonero 56, Le regine nere, Sergio Bonelli Editore.
  4. Dragonero 15, Intrighi a corte, Sergio Bonelli Editore.
  5. Dragonero 56, Discesa nell'inframondo, Sergio Bonelli Editore.
  6. Dragonero 24, Attraverso l'Erondàr, Sergio Bonelli Editore.
  7. Dragonero 45, Il signore degli Impuri, Sergio Bonelli Editore.
  8. Dragonero 49, I sotterranei di Roccabruna, Sergio Bonelli Editore.
  9. Dragonero 57, Prigioniero!, Sergio Bonelli Editore
  10. Dragonero 59, Il paese del non ritorno, Sergio Bonelli Editore
  11. Dragonero 60, L'arte della guerra, Sergio Bonelli Editore
  12. Dragonero 62, Il giorno degli eroi, Sergio Bonelli Editore
  13. Dragonero 63 - Ceneri di un impero

I Personaggi di Dragonero

Eroi

Ian Aranill - Gmor Burpen - Sera di Frondascura - Myrva Aranille - Alben

Alleati

Aithor Erondàr - Arpione - Arysa - Ayabar - Borge il Rosso - Briana - Darya Faerille - Elara Nomenille - Eliah - Eryana - Ewyan - Freya Maran - Gëzimtar - Herion Eukenill - Hur - Ige Ghenna - Jinza e Kyoden - Keyra - Khail Davenant - Klavert - Leheren - Loenia - Madama Leokinathia - Mahsēnā-Ādhēśa - Mimr - Morvana - Na' Weh - Nahim Erondàr - Radah' El Kremater - Raul Jarras - Rehka - Reykart - Roney - Sheda - Vrill Ausofer - Vrlam Erondàr - Yannah - Yeraban Sarra - Yonhus - Zagor - Zhabèle

Nemici

Arianisha - Atrea - Caen - Dawin - Ecuba - Faccia d'osso - Jerom - Leario - Leto Jayss - Mose Devin - Nhugre - Oda - Oram Thais - Roogha - Saul Jeranas - Savyna - Xara - Zehfir

Advertisement