Ian Aranill è un Umano di 34 anni, Scout Imperiale e Varliedarto, cioè “Cacciatore di draghi” in Lingua Antica. È biondo con occhi azzurri, alto e dal fisico prestante.
Come Scout Imperiale, Ian Aranill viaggia in lungo e in largo per le terre dell'Erondàr accompagnato dall'amico Gmor, un Orco, e da Sera, un'Elfa Silvana. La sua principale occupazione è compiere esplorazioni e missioni per conto dell'Impero erondariano. Porta sempre con sé un sigillo di riconoscimento per far valere la propria autorità e avere libertà di movimento. Detiene il grado di Colonnello.
Quando non è impegnato in un viaggio, abita a Solian, cittadina portuale nelle terre del Sud imperiale, appartenente alla Federazione delle Città libere, e per l'esattezza in una casa fuori dall'abitato, dove si trovano le poche cose che possiede e che considera il suo rifugio, quando desidera pensare e riposare.
È in stretto contatto con Alben, un Luresindo, amico della sua famiglia.
La sua arma è una spada chiamata Saevasĕctha, “Tagliatrice Crudele” in Lingua Antica, ricevuta in dono dal nonno e appartenuta per secoli alla casata dei Varliedarto[1].
In tempi recenti, Ian Aranill ha affrontato un Drago soggetto a un incantesimo e lo ha ucciso. In seguito al colpo finale, ha bevuto accidentalmente il sangue del drago morente, che è entrato in lui dando origine a un lento cambiamento, comprendente anche l'acquisizione di speciali poteri, sul suo corpo e sulla sua anima, che continua tuttora. Inoltre, la sua spada, bagnata dal sangue del drago, è rimasta permanentemente brunita e ha assunto un colore nero. Da quel momento in poi, è conosciuto come Romevarlo, “Dragonero” in Lingua Antica[2].
Il suo nome completo è Ian Aranill Génhu Varliedarto Romevarlo[1].
Famiglia
Suo padre è Aran Herionill, un ricco feudatario coltivatore di vigneti e produttore di vini pregiati, mentre sua madre è Elara Nomenille, Maestra Botanica. Ha una sorella di nome Myrva Aranille, una tecnocrate, e un fratello[3], la cui identità è ignota. Suo nonno è Herion Eukenill, signore della casa dei Varliedarto, morto all'età di novant'anni, il quale è stato suo mentore e lo ha addestrato alle arti segrete dell'uccisione dei Draghi, passando a lui il titolo di Varliedarto. Difatti, per tradizione questo titolo si trasmette da nonno a nipote, saltando una generazione. Dalla madre, invece, nota esploratrice, Ian Aranill ha ereditato lo spirito libero, l'amore per l'avventura e una mentalità aperta e tollerante verso qualsiasi razza e cultura[1]. Ha un rapporto molto conflittuale con il padre, con cui non parla da lungo tempo[4].
Storia
È nato a Silviridhe. Ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza nella tenuta di famiglia, crescendo in un ambiente tollerante e aperto verso la diversità. Quando sua madre era assente per i suoi viaggi, lui e sua sorella venivano accuditi dalla balia Nanée[5]. È stato addestrato dal nonno alle arti segrete dei Cacciatori di Draghi, riuscendo così ad acquisire in giovane età il titolo di Varliedarto[2]. Nonostante l'avvenuta investitura, non ha completato l'addestramento poichè si è rifiutato, per motivi non chiari, di affrontare l'ultima prova, entrando nell'Antro dei Varliedarto[4].
Successivamente si unì all'Accademia Imperiale, l'accesso a tale scuola è fonte di prestigio ed è concessa solo ai rampolli delle famiglie nobiliari, tuttavia per Ian, figlio non di un nobile ma di un ricco proprietario terriero, venne fatta un'eccezione in quanto discendente della casata dei Varliedarto. Durante gli anni trascorsi in Accademia riuscì a ottenere tre brevetti d'arme, cioè quello di Incursore, quello di Volo e quello di Marinaio[6]. Divenne quindi Incursore imperiale. Durante l'Assedio di Redawak, ottenne l'Onorificenza della Croce Alata. La sua carriera militare venne però bruscamente interrotta dall'incidente, nelle terre oltre il Grande Vallo, noto come il “Massacro della Quinta Luna”. Esattamente, mentre guidava una spedizione di Incursori e Guardie rosse oltre il Vallo insieme a sua sorella Myrva, il suo gruppo venne attaccato dagli Algenti. Solo lui e sua sorella riuscirono salvarsi, venne quindi accusato dai suoi superiori di negligenza e codardia per aver abbandonato la battaglia e i propri compagni pur di salvare Myrva. Durante il conseguente processo, venne assolto da tutte le accuse, ma decise comunque di abbandonare l'Esercito Imperiale per mantenere intatto il proprio onore. Su suggerimento del Generale Raul Jarras, entrò a far parte del corpo degli Scout imperiali[7][8][9].
In seguito, per tener fede al proprio ruolo di Varliedarto, si recò nelle Terre dei Draghi per combattere Saul Jeranas, che tramite un incantesimo manteneva il controllo su un potentissimo Drago. Ian Aranill affrontò il Drago e lo uccise. In seguito al colpo finale, bevve accidentalmente il sangue del Drago morente. Tale sangue entrò quindi a far parte di lui, dando origine a un lento cambiamento, con acquisizione di speciali poteri, che continua tuttora e dagli esiti imprevedibili. Inoltre, la sua spada, bagnata dal sangue del drago, rimase permanentemente brunita e assunse un colore nerastro. In seguito alla sconfitta di Jeranas e all’uccisione del drago, il suo nome si è diffuso tra la gente del popolo che, per onorare la sua impresa, lo ha ribattezzato come Romevarlo, “Dragonero” in Lingua Antica[1].
Qualche anno dopo, durante una visita alla capitale Vàlhendàrt salvò da un attentato il Principe ereditario Nahim Erondàr. In segno di rispetto e ringraziamento, ricevette l'onorificenza del "Simbolo dell'impero" entrando a far parte della famiglia reale[10]. Successivamente, per aver contribuito alla difesa del Palazzo imperiale quando quest'ultimo è stato attaccato dalle Regine Nere, è stato promosso al grado di Colonnello[11].
Attualmente Ian Aranill si sta progressivamente rendendo conto che la sua spada, Saevasĕctha, è la responsabile di un lento cambiamento nel suo animo e nel suo carattere. L'arma è per lui come una fonte di oscurità e bramosia di sangue, con cui l'eroe deve continuamente fare i conti per resistere e non cedere alla violenza pura. Ian sta lottando per conservare la sua umanità, ma l'esito di tale combattimento è incerto, e in palio è la sua anima[12].
Nel processo per il Massacro della Quinta Luna, Ian riferì che lui e sua sorella riuscirono a salvarsi fingendosi morti, in realtà non andò così. Ian ha confidato a Briana che in quell'occasione lui era riuscito a procurarsi un'arma e solo combattendo è stato in grado di salvare sua sorella e fuggire. Per la paura di morire, decise di non tentare di salvare gli altri soldati catturati e non ancora uccisi, tra cui Ney, suo amico. Da quel momento prova un forte senso di colpa per le sue azioni e considera la cicatrice un segno che gli ricorda di aver avuto paura, per Myrva e per se stesso, così tanto da averlo portato a lasciare indietro i suoi compagni. Dopo diversi anni, Ney è ricomparso e ha tentato di uccidere Myrva, per vendicarsi di essere stato lasciato indietro. Ian è stato costretto a ucciderlo e ciò lo ha gravemente turbato, rendendolo ancora più tormentato e gettandolo nella convinzione di star diventando un mostro[13].
Abilità
Ian Aranill è dotato di numerose abilità derivate dal suo addestramento come Varliedarto e come Incursore, in più dopo aver bevuto il sangue di un drago dispone di poteri speciali di cui però non ha il pieno controllo.
Ha notevoli capacità tattiche e strategiche, può utilizzare numerose cavalcature e mezzi di trasporto in dotazione all'Esercito Imperiale e sa usare discretamente alcune delle armi tecnocrati[14]. Ha notevoli capacità infiltrative[9]. Conosce alcuni rudimenti delle arti magiche, come l'uso dei cristalli Lurelis per comunicare a distanza con Alben[8].
Grazie al sangue di drago nel suo corpo, può comunicare telepaticamente con i Draghi senzienti, con i quali può quindi dialogare, anche a distanza, mentre i draghi non senzienti lo riconoscono come loro superiore[1].
È molto resistente, anche se non immune, al controllo mentale e in determinate circostanze può visualizzare i ricordi di altri individui. Può individuare cose e persone al di fuori del suo campo visivo[14]. In maniera simile ai Luresindi, può percepire la presenza di magia in un ambiente o che un determinato evento magico è accaduto e, inoltre, avere visioni profetiche del presente e del futuro, comunque al di fuori del suo controllo (dono della Preveggenza)[15]. Come gli Elfi, è dotato di un'empatia accentuata nei confronti della Natura. Il suo sangue ha effetti distruttivi sulle creature provenienti dal mondo degli Abominii. Riesce a rigenerarsi velocemente dalle ferite non gravi[16][17].
In situazioni di pericolo estremo, può bloccare il tempo su ogni cosa tranne che su sé stesso, intrappolando ciò che lo circonda nella dimensione nascosta, come viene chiamata dai Luresindi[18]. Questo potere è conseguente all'addestramento come Varliedarto ed è chiamato Potere del Cattura-Drago[9]. Un Varliedarto lo apprende per non rimanere bloccato quando un potente drago ferma il tempo richiamando la dimensione immobile, così da essere immune all'incanto del drago essendo entrato in "risonanza" con quest'ultimo, ma in seguito all'assunzione del sangue di drago, Ian scopre di poterlo usare anche contro qualsiasi creatura ostile[19]. Esattamente, i Varliedarto apprendono con l'addestramento come continuare a muoversi nella dimensione nascosta, Ian dopo aver assunto il sangue di drago ha acquisito la capacità di "richiamare" la dimensione nascosta, come i draghi più potenti, ma senza averne il pieno controllo. Le creature più potenti, soprattutto quelle dotate di grandi poteri magici, possono contrastare questo potere e resistere al blocco del tempo, seppur parzialmente e spesso senza poter agire in ogni caso[15].
Equipaggiamento
Ian è solito portare i capelli biondi, lunghi fino alle spalle, raccolti all'altezza degli zigomi dietro la nuca e legati in un corto codino, senza nulla sul capo. È un guerriero versatile, e questo si riflette nel suo equipaggiamento, legato alle missioni che di volta in volta è chiamato a svolgere. La sua tenuta da viaggio consiste negli abiti tipici che solitamente indossa nel corso delle sue missioni da scout, essa comprende: pantaloni color tobacco, stretti ai polpacci dentro una fasciatura di cotone trattata con una speciale resina che la rende resistente quasi quanto il cuoio, ma senza il relativo ingombro; la camicia, di un colore più chiaro rispetto a quello dei pantaloni, stretta agli avambracci con le medesime fasce, che terminano a metà del dorso delle mani; ai piedi scarponcini di cuoio, leggeri ma resistenti; alla vita una fascia sul quale è allacciato un cinturone di cuoio, che sostiene una daga a lama ricurva (cioè uno storto) portata sul lato sinistro e un pugnale seghettato sul lato destro; infine appesa alla schiena Saevasĕctha, spada bastarda che gli sporge dalle spalle per tutta la lunghezza dell'impugnatura[15]. Nel corso di battaglie in campo aperto Ian indossa la sua armatura da varliedarto, questa è un'armatura pesante, riccamente elaborata, in cui dominano i colori del verde scuro e dell'oro. Nel corso di missioni che richiedono particolare agilità e velocità, Ian indossa un'armatura leggera, dotata di stivaletti e di un corpetto, più ingombrante ma più utile rispetto alla normale camicia nel combattimento corpo a corpo.
Carattere
Ian ha una personalità forte e sicura di sé, coraggiosa ma non incosciente, forgiata da un duro allenamento fin da quando era fanciullo e dall'addestramento militare in età adulta.
Di mentalità è molto aperto e rispettoso verso tutte le culture e tradizioni, cosa favorita anche dal suo ruolo di Scout Imperiale, impiego che lo porta a viaggiare la maggior parte del tempo e a confrontarsi con le più diverse figure e personalità. Forse tale inclinazione gli è stata favorita dalla particolare famiglia in cui è cresciuto e dalle amicizie che fin dall'infanzia ha avuto modo di costruire.
Nei confronti delle stesse innovazioni tecnologiche in cui si imbatte, anche grazie alla sorella Myrva, vi si rapporta al massimo con un'adeguata prudenza ma non le rifiuta riconoscendone il valore pratico; non lesina però critiche nei confronti dell'arte dei tecnocrati soprattutto quando comprende il risvolto negativo che essa può portare all'uomo e non solo.
Saliente è il suo senso dell'onore e della lealtà che hanno sempre caratterizzato e influenzato le sue scelte di vita e le sue relazioni: la sua scelta di abbandonare l'esercito, nonostante tutte le accuse contro di lui fossero cadute, o anche il rifiuto di appellarsi alle onorificenze ottenute in battaglia nel corso della sua carriera per evitare lo stesso processo, sono un esempio per comprendere questo aspetto della sua personalità.
Nonostante sia un guerriero Ian non ama particolarmente la violenza fine a se stessa. Quando è necessario combattere si getta nella battaglia senza risparmiarsi, ma sa essere clemente e accettare la resa del nemico senza infierire su di esso, anche nei confronti di esseri che si sono schierati con forze oscure.
Ian è inoltre molto protettivo nei confronti di sua sorella Myrva e in generale anche verso tutti i suoi compagni di avventura.
In conclusione si può dire che sia semplice e schietto nei modi, preferendo ad esempio la vita tranquilla del popolo piuttosto che quella artefatta e ampollosa presente alla corte della capitale imperiale[20]; sa essere anche un po' rude quando toccato sul vivo o su argomenti per lui particolarmente pesanti, ma non per questo è privo di sensibilità. Nel suo diario personale, oggetto imprescindibile per qualsiasi Scout, si possono infatti notare non solo descrizioni di luoghi o persone, ma anche annotazioni e perfino disegni e ritratti di ciò che ha visto nei suoi viaggi[1][2].
Rapporti
Alleati
Nel corso delle sue avventure, Ian può fare affidamento soprattutto su alcuni personaggi in particolare. Questi sono:
- Gmor Burpen: Orco, è il suo compagno di viaggio principale e il suo amico più prezioso e fedele. Conosce Ian fin da ragazzo e i due sono praticamente cresciuti insieme, si unisce a Ian quando questi gli propone di accompagnarlo nelle sue missioni, dato che, per legge, uno Scout Imperiale non può viaggiare da solo. È un guerriero valoroso, un cuoco eccezionale e un fine lettore, ha un animo coraggioso ma non avventato, apprezza l'approccio aggressivo ai problemi ma si affida completamente all'amico qualora la situazione lo richieda. Per Ian darebbe la vita, sapendo di essere ricambiato. Ian non potrebbe mai trovare un alleato migliore di lui. È preoccupato per le trasformazioni che il sangue di drago sta avendo sullo spirito dell'amico, e non esita a consigliarlo e a stargli vicino nei momenti più difficili[19].
- Sera di Frondascura: Elfa silvana, è una compagna di viaggio che accompagna spesso Ian e Gmor nelle loro avventure. Si unisce a loro quando, in viaggio per sconfiggere Saul Jeranas, esprimono la necessità di una Maestra Botanica per poter compiere la missione. Avendo lasciato Frondascura, non può più farvi ritorno, Ian ha quindi permesso che si stabilisse nei pressi di casa sua, su una casa sull'albero costruita da Gmor[19].
- Myrva Aranille: Umana, è sua sorella, tecnocrate. Ian è legato alla sorella da un profondo sentimento di affetto fraterno ed è nei suoi confronti molto protettivo, atteggiamento che spesso Myrva non gradisce. Al di là di qualche occasionale dissapore, dovuto alla particolare funzione di tecnocrate di lei, Ian per la sicurezza della sorella sarebbe disposto a mettere a rischio la sua stessa vita, come dimostra il fatto che è sempre accorso a salvarla senza esitazione, indipendentemente dal pericolo, quando lei si è trovata in situazioni di difficoltà[21].
- Alben: Luresindo, è amico suo e della sua famiglia da lungo tempo. Ian nutre nei suoi confronti sentimenti di rispetto e fiducia, e non esita a chiedergli aiuto qualora lo situazione lo richieda. È l'unica persona a cui confida i propri timori e i propri dubbi legati alle trasformazioni che il suo corpo e la sua mente stanno subendo in seguito alla contaminazione col sangue di drago[21].
Relazioni
Ian ha intessuto nel corso della sua vita diverse relazioni, tra questi sono da ricordare:
- Xara: è una giovane e bella tecnocrate che Ian ha amato in gioventù, quando era ancora un Incursore imperiale. È morta dopo aver assunto il ruolo di Nera Signora e aver tentato di rovesciare l'Erondàr col Fango pirico. Ian ha sofferto molto in seguito alla sua perdita e il suo ricordo è ancora fonte di dolore[21].
- Briana: è uno Scout imperiale molto amica di Ian, con cui si incontra per piacevoli chiacchierate “intime” durante i periodici Raduni annuali degli Scout[22].
- Zhabèle: è stata una cortigiana bella e seducente, con conoscenze stregonesche. Ian ha avuto una relazione con lei quand'era appena ventenne[23], al tempo in cui era nota ai più (molti più) come la “Lupa di Vetwadàrt”[20].
Ha provato affetto, più o meno importante, nei confronti di: Eryana[24], giovane cerusica con cui ha affrontato l'elfo Zehfir, Taisha[8], che l'ha accompagnato in una missione nelle Terre dei Draghi, Fem[20], una tenace tecnocrate che ha cercato di sedurlo, Na' Weh[25], una cacciatrice del Sud, Loenia[15], uno degli ultimi Reietti, Arpione[6], cacciatrice di Kraken.
Nemici principali
Sconfitti:
- Xara e Atrea: in coppia, l'una una tecnocrate creduta morta e l'altra un'Elfa nera posseduta da spiriti malevoli, hanno cercato di rovesciare l'Erondàr col Fango pirico. Xara è stata uccisa da Myrva in duello, Atrea da Ian con l'aiuto di Sera[21].
- Roogha: ghoul reietto, ha cercato di accumulare potere tramite il rapimento e il riscatto di Sophia Devin, la ricca figlia del tesoriere della Gilda dei mercanti. È stato fermato da Ian che ha rovinato i suoi piani, ma è stato ucciso dalla stessa Sophia[9].
- Oram Thais: tecnocrate rinnegato che ha cercato di costruire una macchina tramite il quale annullare il potere magico dei Luresindi. È stato sconfitto da Ian grazie all'aiuto di Zagor[26].
- Arianisha: una maga che si è resa responsabile del risveglio di Mahsēnā-Ādhēśa, un drago tenuto addormentato e prigioniero dai Luresindi che lo utilizzavano come una Reliquia, e del tentativo di dominare un esercito di Draghi tramite il controllo che esercitava sullo stesso. È stata uccisa da Mahsēnā-Ādhēśa non appena tale controllo è stato spezzato da Sera[18].
- Zehfir: è un Elfo oscuro, negromante e aguzzino. È caduto tra gli Abominii per mano di Ian[24]. Viene incaricato da alcuni Principi degli Abominii di rubare il frammento della Pietra dei Draghi appartenente ai Nani. In questa missione, viene sconfitto e ucciso da Antracite, il capo dei Nani[27].
Non sconfitti:
- Leario: è un guaritore dedito all'assassinio. Nonostante sia stato catturato e imprigionato, non è certo che sia stato giustiziato[17].
- Ecuba: una Madre Guardiana rinnegata. Odia profondamente Ian perché lo accusa di averla abbandonata nelle Terre dei Draghi. È la Regina degli Algenti e si pensa stia preparando dei piani di invasione dell'Erondàr[28].
- Oda: è uno schiavista di Lashure nonché genio. Al momento è prigioniero dell'Impero[29][30].
- Mose Devin: è il tesoriere della Gilda dei Mercanti. Ian lo ha offeso dandogli un pugno, critico verso le sue decisioni, e lui ha promesso che non gliela farà passare liscia[9].
- Faccia d'osso: è una piratessa delle Isole della libera corsa, il cui vero nome è Dhara. Spietata e crudele, Ian le ha distrutto la nave senza riuscire a catturarla[31].
- Barone Dawin: è un negromante di Rewart, regione delle Foreste Centrali. Ian ha distrutto i suoi piani di dominare i demoni dell'Inframondo, i quali, grazie all'aiuto dello scout, sono riusciti a catturarlo e a portarlo nella loro dimensione.
- Saul Jeranas: potentissimo stregone caduto in seguito all'uccisione del Drago di cui Ian ha bevuto il sangue[2], è ritornato in vita grazie agli intrighi e alla magia della sua discepola, Savyna[32].
Curiosità
- L'aspetto di Ian Aranill è ispirato a quello di Jeff Bridges nel film "La leggenda del re pescatore"[33].
Note
- ↑ 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 Dragonero 2, Il segreto degli alchimisti, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 Dragonero, Romanzo a fumetti (Giugno 2007), Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Lo spazio bianco: Intervista a Stefano Vietti. Riflessioni su Dragonero fantasy bonelliano.
- ↑ 4,0 4,1 Dragonero 28, Cacciatori di kraken, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Diario di viaggio: Il vecchio elfo e la grande Thruda.
- ↑ 6,0 6,1 Dragonero 29, Il nido del draughen, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero Speciale 1, La prima missione, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ 8,0 8,1 8,2 Dragonero 10, Le fosse dei fargh, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ 9,0 9,1 9,2 9,3 9,4 Dragonero 19, Nessuna pietà umana, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero 16, Discesa nell'inframondo, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero 46, Nel cuore dell'impero, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero 26, L'orda dei non morti, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero 50, La vendetta, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ 14,0 14,1 Dragonero 1, Il sangue di drago, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ 15,0 15,1 15,2 15,3 Stefano Vietti, Dragonero – La Maledizione di Thule, Mondadori, 2014.
- ↑ Dragonero 8, Il fascino del male, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ 17,0 17,1 Dragonero 9, Il tocco che uccide, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ 18,0 18,1 Luca Enoch, Dragonero – Il risveglio del Potente, Mondadori, 2015.
- ↑ 19,0 19,1 19,2 Dragonero 3, Gli impuri, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ 20,0 20,1 20,2 Dragonero 15, Intrighi a corte, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ 21,0 21,1 21,2 21,3 Dragonero 4, La fortezza oscura, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero 5, Il raduno degli scout, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero 32, La tratta delle schiave, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ 24,0 24,1 Dragonero 7, Nel regno di Zehfir, Sergio Bonelli Editore
- ↑ Dragonero 22, L'uomo delle foreste, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero Speciale 2, Avventura a Darkwood, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero 34, Il ritorno di Zehfir, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero 11, La regina degli algenti, Sergio Bonelli Editore
- ↑ Dragonero 17, Il trafficante di schiave, Sergio Bonelli Editore
- ↑ Dragonero 46, Nel cuore dell'impero, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero 20, Faccia d'osso, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero 35, I guardiani di Malagart, Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Lavika.it: Dragonero: il fantasy approda in casa Bonelli.
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