
Gli Elfi Spettri, anche chiamati NhùgrAdraníi o "dormienti di tenebra" in Lingua Antica, sono potenti guerrieri nati da Elfi che hanno consacrato la loro esistenza, prima e dopo la morte, al servizio dei Draghi, per sconfiggere chiunque si fosse opposto a loro e aiutarli a dominare le razze inferiori.
Non sono formati da spirito o materia e non sono demoni, piuttosto sono costituiti da pura oscurità, come ombre, e non sono né vivi né morti, ma bloccati in una condizione ambigua. Sono estremamente pericolosi e potenti, sono in grado di spostarsi a grandi rapidità e volare, trasformandosi in fumo. Possono evocare le armi che desiderano e non possono essere colpiti dalle armi comuni o da quelle incantate. Sono suscettibili solo alla magia, tuttavia possono rigenerarsi. Difatti, gli Elfi Spettri si presentano sempre in gruppi di cinque, formando tramite una connessione magica un pentacolo di cui rappresentano le estremità. Finché il pentacolo è integro e almeno uno dei cinque guerrieri è vivo, un Elfo Spettro ucciso ritornerà in vita dopo un po' di tempo, pronto a riprendere la battaglia. Sono in grado di risucchiare la mente e i ricordi delle proprie vittime.
Gli Elfi Spettri compaiono solo quando un drago di grande forza, come ad esempio un Potente, lancia un richiamo. In tal caso, in un Cimitero Elfico raggiunto dal richiamo possono comparire cinque Elfi Spettri, che partono subito alla ricerca del loro Signore.
Gli Elfi Spettri perdono parte dei loro poteri se intrappolati nella dimensione nascosta. In tal caso non possono più volare o muoversi a grande rapidità e possono essere colpiti da qualunque arma.
Ian Aranill ha dovuto affrontare cinque Elfi Spettri per proteggere Mahsēnā-Ādhēśa, il cucciolo di Potente che i guerrieri intendevano portare via[1].
Note[]
- ↑ Luca Enoch, Dragonero – Il risveglio del Potente, Mondadori, 2015.