Dragonero è un romanzo grafico scritto da Luca Enoch e Stefano Vietti, mentre i disegni e la copertina sono di Giuseppe Matteoni. È stato pubblicato da Sergio Bonelli Editore il 16 giugno del 2007 come primo volume della collana Romanzi a fumetti Bonelli. Dal volume è stata tratta una omonima serie mensile a fumetti con gli stessi personaggi, pubblicata dalla Bonelli a partire dall'11 giugno 2013.
Il formato è di tipo bonelliano: è in bianco e nero, di 296 pagine, brossurato, con sedici centimetri di larghezza e ventuno di lunghezza.
A Lucca 2015 è stata presentata la riedizione del romanzo, completamente a colori ad opera del Gotem Studio, dal titolo "Dragonero: Le origini".
Storia Editoriale[]
Il Romanzo a fumetti di Dragonero ha le sue origini da un'insieme di spunti e progetti che già da molto tempo gli autori Luca Enoch e Stefano Vietti stavano mettendo insieme. Inizialmente il progetto riguardava una possibile serie ad ambientazione fantasy di cui la prima idea venne messa a punto nel 1996, ma i due autori non la svilupparono per i sopraggiunti impegni lavorativi, tra i quali soprattutto Gea per Enoch e Nathan Never per Vietti. Negli anni successivi essa comunque non fu accantonata, e nel tempo i due autori riuscirono a scrivere e organizzare a riguardo un dossier molto corposo e dettagliato.
Nel 2007 la Sergio Bonelli Editore decise di cimentarsi con formati nuovi rispetto alla tradizione del suo parco testate, al fine di avvicinare al mondo del fumetto una gamma di lettori sempre più vasta e differenziata. Nacque così l'idea dei Romanzi a fumetti Bonelli, volumi in formato bonelliano ma con veste grafica curata e alto numero di pagine. Essi rappresentavano, in un certo qual modo, la via italiana al Graphic Novel, anche se Sergio Bonelli preferì chiamarli in maniera differente proprio per distinguerli dalla tradizione tipicamente statunitense del fumetto autoconclusivo[1].
La collana dei Romanzi a fumetti rappresentò l'occasione ideale per concretizzare quelli che fino a quel momento erano stati solo idee e progetti, e così nel giugno del 2007 fece la sua comparsa nelle edicole la prima avventura di Dragonero, raccontata, come già detto, nel primo numero della serie Romanzi a fumetti della Sergio Bonelli Editore e intitolata semplicemente "Dragonero"[2]. Il genere fantasy, nonostante abbia fatto sentire la sua influenza più e più volte e in varie forme nelle diverse serie Bonelli, non era mai stato affrontato dalla casa editrice nella sua forma più "pura", in questo senso il romanzo di Dragonero rappresentava una forma di sperimentazione, sia dal punto di vista della materia narrata, che del formato, non affatto congeniale all'editore. Il primo romanzo rappresentò in ogni caso una scommessa vinta, le vendite furono più che buone e le critiche molto positive.
Dato il successo del primo romanzo e l'inventiva degli autori, la casa editrice diede il via libera per un secondo, tuttavia successivamente cambiò idea e decise che vi erano le potenzialità per trarne una serie mensile a fumetti. Il primo numero è stato pubblicato circa 6 anni dopo, l'11 giugno 2013.
Trama[]
Il Luresindo Alben e la Tecnocrate Myrva Aranille vengono inviati dalla Cancelleria imperiale nel Grande Vallo, la muraglia che separa le popolate terre dell'Erondàr dal Varliendàr, un deserto abitato da tribù ostili, gli Algenti. Diversi osservatori della Guardia Rossa, un corpo militare che presidia il Vallo, si sono infatti accorti che gli Obelischi di sangue di drago pietrificato, situati nel Varliendàr, stanno crollando uno dopo l'altro. Questo rappresenta un pericolo, in quanto gli Obelischi vennero eretti grazie al sacrificio dei Draghi Maggiori, durante la guerra contro gli Abominii, come parte del Divieto, un incantesimo che sigilla il Grande Vuoto, un immenso portale che permetteva agli Abominii di raggiungere il mondo di superficie e invaderlo. Il crollo di tutti gli Obelischi significherebbe la rottura del Divieto. Alben si accorge che la situazione è molto grave. Mentre discute con Myrva sul da farsi, il Vallo è attaccato da un temibile Demone di Tenebra, un abominio superiore. Alben e Myrva riescono a ucciderlo, ma molti soldati perdono la vita.
Alben comprende che il Divieto è sul punto di rompersi e decide di intervenire subito. Dopo aver reclutato una madre Guardiana, Ecuba, organizza una spedizione, a cui partecipano Myrva, suo fratello Ian Aranill, uno Scout imperiale, giunto da Solian, e il suo compagno Gmor, un Orco. Il piano iniziale consiste nel recarsi nell'Isola Orfana, dove i Guardiani di sangue custodiscono l'ultima goccia rimasta di Sangue di Drago, prelevare la goccia e usarla per rinnovare il Divieto. Tuttavia, quando la compagnia giunge sull'Isola Orfana, questa sta subendo un attacco da parte di Demoni Alati, abominii molto potenti in grado di fermare il tempo, che hanno già ucciso gran parte dei Guardiani di sangue. Lottando e facendosi strada tra i Demoni, riescono ad arrivare tutti nella sala sotterranea dove la goccia è custodita, ma troppo tardi. Infatti, non riescono a impedire a un Demone di frantumare il contenitore della goccia, che reagisce alla vicinanza dell'abominio e si trasforma in una colonna pietrificata che lo uccide. La goccia è perduta.
Ma Alben non si arrende e organizza un nuovo piano. Il Divieto può comunque essere rinnovato grazie alla rigenerazione della Foresta Nera, per mezzo di un incantesimo che richiede la Pietra ardente, depositaria dell'energia del mondo minerale, e della Foglia Rapida, depositaria della vitalità del mondo vegetale. Alben invia Ian e Gmor a Frondascura, la città nascosta degli Elfi Silvani nella Foresta Vecchia, per chiedere loro la Foglia Rapida, mentre lui con Ecuba e Myrva si reca a Rathûn-Kun, una miniera di Cristalli Luresilca dove abita Mimr, il nano custode della Pietra ardente. A Frondascura, gli anziani della città spiegano a Ian e Gmor che la Foglia Rapida potrà essere donata loro solo dalla Ruda Mama, un'incarnazione dello Spirito della Foresta. Dopo aver incontrato questa creatura, i due eroi alla fine riescono a ottenere la Foglia Rapida, anche grazie all'aiuto di Sera, un'elfa Maestra Botanica. Sera si unisce a Ian e Gmor per ordine del consiglio degli anziani, infatti è l'unica che può trasportare la Foglia Rapida. Tuttavia, in base alle usanze degli Elfi Silvani, è costretta a lasciare Frondascura per sempre. Intanto, a Rathûn-Kun Alben riesce a convincere Mimr a donargli la Pietra ardente.
Dopo aver compiuto ognuno la propria missione, i due gruppi si riuniscono nel Grande Vallo e grazie a dei Nuvolanti raggiungono le Tombe dei Draghi, il luogo del Varliendàr dove deve essere effettuato il rito per la rigenerazione della Foresta Nera. Poco prima del completamento del rito, appare Saul Jeranas, un Luresindo rinnegato, che Alben credeva di aver ucciso dopo averlo gettato nel Grande Vuoto. Saul Jeranas, ormai divenuto una creatura oscura, spiega di essere lui il responsabile della distruzione degli Obelischi e che adesso li ucciderà, per impedire il rinnovo del Divieto. A questo punto, evoca un Drago, controllato sua stessa volontà, e numerosi Abominii, che attaccano gli eroi. Dopo una dura battaglia, Ian riesce a uccidere il drago, ciò causa la distruzione di Saul Jeranas. Tuttavia, nel momento in cui ha inflitto il corpo mortale, Ian beve il sangue del drago e cade privo di sensi. Il rito viene comunque completato e la rigenerazione della Foresta Nera compiuta, rinnovando il Divieto, ma improvvisamente compaiono gli Algenti, che intendono uccidere tutti. Dopo una fuga precipitosa, con Ian esamine portato in spalla da Gmor, gli eroi riescono a salvarsi grazie a dei Nuvolanti della Guardia Rossa, ma Ecuba ferita non riesce a salire sui veicoli e cade nel vuoto, davanti all'orda degi Algenti.
Dopo alcune settimane, a Solian Ian si è finalmente ripreso. Nonostante sia ritornato in forze, riferisce di sentirsi "cambiato", scopre anche che la sua spada, Saevasĕctha, è stata mutata dal contatto con il sangue di drago. Infatti, la sua lama adesso è nera, mentre prima era bianca. Alben informa Ian che per la sua impresa, l'uccisione di un Drago di Tenebra, ormai tutti lo chiamano Dragonero e lo considerano un eroe. Lo avverte anche che l'aver bevuto il sangue del drago porterà in lui dei cambiamenti, che deve essere pronto ad accettare. A questo punto, Alben lascia Ian, rimasto scosso e dubbioso, confortato solo da Gmor e Myrva[3].
Personaggi[]
- Ian Aranill Prima apparizione
- Gmor Burpen Prima apparizione
- Sera di Frondascura Prima apparizione
- Alben Prima apparizione
- Myrva Aranille Prima apparizione
- Ecuba Prima apparizione
- Saul Jeranas Prima apparizione
- Ruda Mama Prima apparizione
- Khail Davenant Prima apparizione
- Mimr Prima apparizione
- Messaggero Prima apparizione
Luoghi[]
- Il Grande Vallo
- Arcendārt
- Varliendàr
- Tombe dei Draghi
- Solian
- Fhaŭcasepta
- Isola Orfana
- Viturmanse
- Foresta Vecchia
- Ponte Sottile, località presso Fluhrendàrt
- Fluhrendàrt
- Catena montuosa del Sùprelure
- Rathŭn-Kun
Edizioni straniere[]
Il Romanzo a fumetti di Dragonero è stato pubblicato anche all'estero:
- USA: dalla Dark Horse il 10 Giugno 2009[4].
- Germania: dalla Msw Medien Service Gmbh il 15 Febbraio 2010.
- Francia: dalla Clair de Lune il 15 Maggio 2014.
- Danimarca: dalla Shadow Zone Media il 19 Dicembre 2014.
Accoglienza[]
Il Romanzo a fumetti di Dragonero ha riscosso ottimi risultati di vendita, con 35.000 copie vendute[5], e recensioni più che positive presso la critica specializzata. Il successo del formato portò la Bonelli ad anticipare di diversi mesi l'uscita del secondo numero della collana dei Romanzi a fumetti, nonché ad ampliare i progetti riguardo il personaggio e il mondo creati da Enoch e Vietti.
Dragonero: Le origini[]
Il 15 Ottobre 2015, dopo mesi di anteprime, è stata annunciata ufficialmente la riedizione del primo Romanzo a fumetti, dal titolo "Dragonero: Le Origini". La ristampa si è concretizzata in un volume di prestigio, interamente a colori su carta patinata, di grande formato (19x26 cm), cartonato, arricchito con il dietro le quinte della lavorazione dell'albo e con una copertina inedita di Giuseppe Matteoni. I colori sono di Paolo Francescutto dello Studio Gotem. Il volume è stato pubblicato dalla Sergio Bonelli Editore[6] ed è disponibile nelle librerie e ordinabile nel sito della casa editrice a partire dal 12 Novembre 2015, dopo esser stato reso disponibile alla vendita già in occasione di Lucca 2015[7].
In occasione della manifestazione Romics 2016 è stato assegnato al volume il Premio Speciale della Giuria per l’edizione 2016 del Concorso dei Libri a Fumetti[8].
Presentazione di Dragonero Le Origini[]
Il 19 Novembre 2015 si è tenuta al Mondadori Megastore di Milano una conferenza di presentazione di Dragonero Le Origini, di seguito è possibile visionare il video degli interventi:
Edizioni[]
- Luca Enoch, Stefano Vietti, Giuseppe Matteoni, Dragonero Romanzi a fumetti Bonelli, Sergio Bonelli Editore, 16 Giugno 2007, p. 295, ASIN B00A53ID1K.
- Luca Enoch, Stefano Vietti, Giuseppe Matteoni, Le origini - Dragonero, Sergio Bonelli Editore, 12 Novembre 2015, p. 315, ISBN 9788869610165.
Note[]
- ↑ Pagina Wikipedia Romanzi a fumetti Bonelli.
- ↑ Forum NN.
- ↑ Dragonero, Romanzo a fumetti (2007), Sergio Bonelli Editore.
- ↑ Dragonero, Dark Horse Comics.
- ↑ Filippo Mazzarella, Delitti e Belle Époque alla milanese, "Corriere della Sera", 26 ottobre 2007.
- ↑ ISBN: 978-88-6961-016-5.
- ↑ Sito SBE: Dragonero - Le origini
- ↑ Dragonero: Le origini. Premio speciale a Romics 2016