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Dragonero - Il risveglio del Potente (Romanzo 2)
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Autore
Prima edizione
13 Ottobre 2015
Editore
Mondadori
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Dragonero - Il risveglio del Potente è un romanzo fantasy, secondo della serie di romanzi ambientati nel mondo di Dragonero. È stato scritto da Luca Enoch, autore anche della serie a fumetti originale, mentre la copertina è di Corrado Vanelli. La prima edizione è stata pubblicata il 13 ottobre 2015 dalla casa editrice Mondadori[1].

Trama[]

Nel Cenobio di Rupescissa, appartenente all'Ordine dei Luresindi, il mago novizio Arzhel sta per entrare nel tabernacolo in cui è contenuta una Reliquia, per meditare di fronte a essa, assorbire l'Ousía, cioè l'energia magica che emana, e accrescere i propri poteri. Una volta entrato nel tabernacolo, Arzhel scopre che la Reliquia è in realtà un cucciolo di drago bianco, mantenuto addormentato e bloccato nella sua maturazione. Il novizio rimane molto sopreso e affascinato dalla splendida creatura e a un certo punto stabilisce con il cucciolo un canale empatico, che unisce le loro anime. Arzhel si spaventa e non sa come reagire, così esprime il desiderio che il cucciolo si risvegli. Fatto ciò, il drago si risveglia, ma per un breve periodo di tempo. Arzhel e gli altri Luresindi riescono subito a riportarlo in un sonno profondo, ma non più permanente. L'unica cosa che mantiene il drago addormentato è il legame empatico con Arzhel. La situazione è molto grave, il drago che tengono prigioniero non è un drago qualsiasi, ma un Potente, un Signore dei Draghi, in grado di comandare gli altri draghi e dal potere immenso. Infatti, quei pochi istanti in cui il cucciolo è stato sveglio sono bastati a risvegliare un drago nero Rinnegato, nascosto e ibernato nel ghiaccio delle montagne dell'Enclave della Montagna. Il Rinnegato pur bloccato nel suo sonno ha percepito il suo Signore, si è svegliato e ha deciso di tentare di liberarlo. Il drago nero raggiunge il Cenobio di Rupescissa e comincia ad attaccare la torre in cui si trova il tabernacolo, cercando di distruggerla. Il Luresindo Alben, presente nel Cenobio al momento dell'arrivo del drago, invia subito un Cresta rossa a Ian Aranill, per chiedere il suo aiuto. Infatti, solo un Varliedarto può sconfiggere il Rinnegato. Lo Scout raggiunge il Cenobio in pochi giorni, al suo arrivo la torre con il tabernacolo è quasi completamente distrutta, mentre il drago nero è esausto, non essendo riuscito a raggiungere il suo Signore a causa delle magie dei maghi, che hanno fatto di tutto per rallentarlo e proteggere la Reliquia. Ian affronta il drago e lo uccide. Alla morte del drago, Alben entra nella torre e scopre che tutti i maghi che proteggevano la Reliquia sono morti, a eccezione di Arzhel, ancora vivo. Il novizio e il drago bianco sono trovati vicini, addormentati, dentro il tabernacolo.

Alben spiega a Ian che il Potente non può più rimanere nell'Erondàr, poiché potrebbe svegliarsi, nutrire risentimento nei confronti degli Umani che lo hanno tenuto prigioniero e decidere di richiamare gli altri draghi lontani, nel Continente nascosto, dando inizio a una guerra sanguinosa. Il voto fatto dai draghi al termine della guerra contro gli Abominii prevedeva che lasciassero l'Erondàr per sempre, ma anche che sarebbero potuto ritornarci se un Potente avessero loro ordinato di farlo. La missione di Ian è quindi quella di portare il cucciolo fino alle Terre dell'Orlo, vicino alla Cintura delle Tempeste Perenni. Lì il drago sarebbe maturato e avrebbe potuto, volando, raggiungere gli altri draghi nel Continente nascosto. In più, se una volta libero di maturare avvesse manifestato intenzioni ostili, Ian avrebbe dovuto ucciderlo. Per compiere il viaggio, verrà utilizzato un portentoso nuvolante dei tecnocrati, il Călăthor. Il suo equipaggio sarà composto da Ian, Gmor, Sera, Myrva, Arzhel con il drago e da due abili tecnocrati, Naa'il e il nostromo Brewal. Alben informa Ian che lui resterà nell'Erondàr per tentare di distruggere alcuni Elfi Spettri che il Potente ha sicuramente risvegliato e che sono partiti alla sua ricerca. Infatti, gli Elfi Spettri sono Elfi delle epoche passate che hanno consacrato la loro esistenza al servizio dei Signori dei Draghi, anche oltre la morte. Alben non ha torto, nella Foresta Vecchia, in un cimitero elfico, si risvegliano cinque Elfi Spettri, che partono subito alla ricerca del Potente.

Le lame erranti

Le Lame Erranti, disegnate da Ian sul suo diario.

Il viaggio ha inizio e per alcuni giorni tutto sembra procedere per il meglio. I viaggiatori giungono nel Vhâcondàr e si fermano per una breve sosta intorno al fuoco. Ecco, allora, che la quiete del deserto è interrotta dalla comparsa di numerose Lame Erranti, rocce levitanti, che sembrano dirigersi verso di loro con un impeto devastante. Tutti riescono a fuggire a bordo del nuvolante prima che succeda il peggio. Intanto, a Viturmanse, Alben ha attirato i cinque Elfi Spettri con un'esca e intende affrontarli. Usa i suoi più potenti incantesimi, ma senza successo. I cinque Elfi Spettri formano tra di loro un pentacolo, quando uno di essi viene ucciso in breve tempo si rigenera, finchè il pentacolo è integro. Alben soccombe e riesce a salvarsi solo usando l'Incantesimo dell'Estremo Riparo del Luresindo. Gli Elfi Spettri, furibondi, lo abbandonano in pessime condizioni e ricominciano la ricerca del Potente. Passano diversi giorni e i viaggiatori giungono nei Regni Meridionali. Mentre sorvolano la giungla, attirano l'attenzione delle guardie di un Māstarha, che chiedono loro di identificarsi. Ian riesce a convincerli a lasciarli in pace con del denaro, ma in poco tempo le guardie ritornano e con dei rinforzi. Myrva li costringe alla fuga grazie alla scatole a mitraglia, devastanti armi tecnocrati di cui il nuvolante è equipaggiato. Tuttavia, il viaggio non prosegue tranquillo. Una notte il nuvolante è attaccato da centinaiaia di amazzoni, in sella ai loro sauri volanti. Le amazzoni danno inizio a una cruenta battaglia, in cui Naa'il viene ucciso. A stento e con difficoltà Ian e Gmor riescono a mantenere il controllo del dirigibile, a un certo punto Ian capisce che l'unica maniera per salvarsi e portare il nuvolante ad alta quota, in prossimità delle Correnti Superne, correnti d'aria che scorrono ininterrottamente sopra la terra. In questa maniera, il nuvolante sarebbe stato sbalzato lontano e per qualche tratto sarebbe stato incontrollabile, ma almeno sarebbe sfuggito alle amazzoni. Il piano riesce, con grande rabbia delle amazzoni. Nella giungla, le amazzoni si riuniscono per discutere dell'attacco al nuvolante, ordinato loro dal Māstarha. Un'amazzone riferisce di aver visto un drago. In quel momento, compaiono i cinque Elfi Spettri, che iniziano a uccidere le amazzoni e a succhiare loro i ricordi, allo scopo di acquisire più informazioni possibili sul Potente e sui suoi carcerieri. Una volta fatte molte vittime, ripartono alla sua ricerca.

Kraken d'aria furioso

Un Kraken d'aria.

Dopo diversi giorni di viaggio, Ian e i suoi compagni giungono in un deserto misterioso, dalle cui sabbie si ergono statue gigantesche raffiguranti gli Antichi Dei. In lontananza è visibile una terribile tempesta di sabbia, che non può essere attraversata dal nuvolante e che blocca loro il tragitto. Myrva decide che è necessario aggirarla, allungando di non poco il percorso. Il viaggio sembra comunque proseguire tranquillo, quando improvvisamente un gigantesco Kraken d'aria attacca il nuvolante, causando gravi danni. Il nuvolante sta per essere distrutto dai tentacoli del Kraken, ma ecco che interviene il drago bianco. Arzhel ha temporaneamente perso il controllo su di lui, il cucciolo di Potente è così andato incontro al Kraken. La bestia rimane interdetta e bloccata quando il drago fa la sua comparsa, quindi decide di andarsene. Avvenuto ciò, Arzhel riprende il controllo sul drago, che ritorna a dormire. Il nuvolante è salvo.

Il viaggio prosegue. Dopo alcuni giorni il deserto viene lasciato per il mare, quindi il mare è sostituito da un continente sconosciuto su cui si sviluppa un'intricata foresta. Myrva ritiene che sia necessario trovare il prima possibile un luogo dove atterrare, poiché il nuvolante ha bisogno di riparazioni urgenti, dopo l'attacco del Kraken. Decide di lanciare delle granate incendiarie sulla foresta, così da creare uno spiazzo libero da alberi, tuttavia il fuoco si spegne subito, grazie a una particolare resina prodotta dalle piante in risposta alle fiamme, in più gli scarsi danni inferti dal fuoco agli alberi si rigenerano in pochi secondi. Non è possibile atterrare da nessuna parte, il nuvolante è costretto al volo. Intanto, durante il viaggio, Ian apprende da Arzhel il nome del drago bianco, cioè Mahsēnā-Ādhēśa, “colui che comanda gli eserciti” in Lingua Antica, che la creatura sembra aver comunicato al mago novizio, in qualche modo. In più, Ian si accorge di uno strano fenomeno. Quando Arzhel è stanco e spossato, sembra acquisire dei tratti femminili, perdendo l'aspetto di un giovane maschio imberbe. Deciso a vederci chiaro, Ian prende da parte Arzhel e gli chiede spiegazioni, il novizio inizialmente lo deride per le sue accuse, ma alla fine cede. Perde l'aspetto di maschio e confessa a Ian e al resto dell'equipaggio che in realtà è una donna. Nessuno fa in tempo a chiedere ad Arzhel ulteriori spiegazioni, poiché improvvisamente il nuvolante viene ricoperto da centinaia di uccelini. Questi rimangono per qualche minuto, poi se ne vanno. Tutti sono sbigottiti. Ecco però che dalla foresta si elevano sciami di semi, dotati di foglie taglienti. I semi raggiungono il nuvolante e perforano il suo pallone, nello stesso tempo diverse strane piante grasse, dotate di aculei taglienti come lame, si sollevano dalla foresta e iniziano a distruggere il dirigibile. Il nuvolante è terribilmente danneggiato e inizia a perdere quota rapidamente. Convinta da Ian, Arzhel allenta il suo legame con il drago bianco, che si risveglia, spiega le sue ali e fugge via in volo. Tutti prendono ognuno una giara soffiante e si gettano dal nuvolante che precipita. In punti diversi della foresta, cadono Ian e Arzhel, Myrva e Gmor, Sera e Brewal.

Nuvolante

Un nuvolante in volo.

Sera e Brewal riescono a raggiungere il nuvolante precipitato grazie al Tracciatore del nostromo, uno strumento che indica appunto la posizione del veicolo. Il nuvolante è in condizioni disastrose. Brewal recupera alcuni strumenti utili, ma a un certo punto viene interrotto dalla comparsa di strani esseri femminei, molto seducenti, con la pelle verde. Le creature stordiscono Brewal facendogli mangiare della frutta avvelenata, quindi catturano lui e Sera. Gmor e Myrva intanto sono attaccati da una bestia feroce. Gmor si sente male e ha difficoltà a combattere poiché poco prima è stato colpito da aculei velenosi, lanciategli contro da alcuni funghi. Comunque, riesce a colpire la belva e a stordirla per qualche minuto, il tempo necessario per permettere a lui e a Myrva di rifugiarsi al'interno di una statua colossale, cava all'interno. Le condizioni di Gmor peggiorano e Myrva decide di affrontare la bestia rimasta fuori per ucciderla con un'arma di fortuna, così da poter cercare aiuto. Uscita fuori dalla statua, Myrva scopre che la bestia è spaventata e che fissa un punto della foresta, da cui spuntano esseri luminescenti simili ad alberi. La bestia fugge via, mentre gli esseri catturano la tecnocrate e l'orco. Mentre accade ciò, Ian e Arshel si risvegliano. Ian si accorge che una gamba di Arshel è rotta, ma la maga riesce a curarla con la magia. Insieme, iniziano a esplorare la foresta, fino a giungere in una radura con una pozza d'acqua. Dopo essersi dissetata, Arshel racconta a Ian la sua storia, di come per anni si sia finta un uomo per poter studiare la magia, dato che le donne non possono farlo per tradizione dei Luresindi e per la legge dell'Impero. Riferisce poi di essere riuscita a ristabilire un legame con il drago bianco e che il suo vero nome è Arianisha. Felice, la maga si scioglie i capelli e si avvicina a Ian. Stanno insieme per qualche ora, quando improvvisamente dal terreno cominciano a fuoriuscire delle spore velenose, che li fanno cadere in un sonno profondo. A questo punto, tutti i viaggiatori si risvegliano in una radura, intrappolati dalle piante, di fronte a enormi funghi e al drago bianco, che vola placido e tranquillo nel cielo. Ian viene contattato da una strana entità, che lo informa di essere il Mare Verde, l'unione di tutti gli spiriti della foresta. Racconta di essersi formato molto tempo fa, quando un antico popolo aveva iniziato a distruggere senza sosta la foresta. Il Mare Verde, essendo in grado di controllare le piante e gli animali come se fosse un essere senziente, un'unica grande inteligenza collettiva, era riuscito ad annientare quel popolo aggressivo. Si era allarmato alla vista del nuvolante, convincendosi che fosse guidato da nemici quando Myrva ha provato a usare le granate incendiarie contro gli alberi. Li ha catturati e intende leggere le loro menti, per capire se sono davvero nemici. Ciò avviene. Il Mare Verde, dopo aver letto la mente dei viaggiatori, ha capito che la loro missione è nobile, quindi li lascerà liberi e li aiuterà, curando le loro ferite e riparando il nuvolante, in più li avverte che creature antiche li stanno seguendo. Ian capisce che tali creature corrispondono agli Elfi Spettri.

Elfi Spettri

Un Elfo Spettro.

Il viaggio ricomincia. Durante l'attraversamento di un esteso oceano, Arianisha confessa a Ian di aver voluto diventare una maga per rivalsa nei confronti di un Luresindo che l'aveva umiliata. A un certo punto, Ian sente del frastuono provenire da sottocoperta, la raggiunge quindi per capire cosa stia succedendo. Trova Myrva che sta picchiando Brewal, dato che il nostromo si rifiuta di rivelare che tipo di arma aveva nascosto nella sua borsa e di cui Myrva non era informata. La strana arma corrisponde a un fucile con aculei ripieni di liquido come munizioni. Ian apre una delle munizioni e si accorge che il liquido contiene Sangue di drago, minaccia quindi Brewal con la spada, perché spieghi cosa questo significhi. Dopo le minacce dello Scout, Brewal confessa che il liquido negli aculei è un veleno creato appositamente per il drago bianco, a partire dal suo sangue. Il nostromo aveva ricevuto l'ordine da Alben di uccidere il drago con il veleno se Ian non avesse avuto il coraggio di farlo con la spada. Dopo altri giorni di viaggio, vengono finalmente raggiunte le terre dell'Orlo del Mondo. Il nuvolante viene fatto atterrare in una scogliera, da cui è possibile osservare in lontananza la Cintura delle Tempeste Perenni, la barriera oltre la quale si trova il Continente nascosto. I viaggiatori escono dal nuvolante e si avvicinano alla scogliera. Brewal dice di voler andare a caccia, invece va a nascondersi dietro una collina, da cui tenere sotto tiro con la sua arma il drago. Ian ordina ad Arianisha di rompere il legame empatico che la lega al drago, per liberarlo e permettergli di volare oltre la Cintura delle Tempeste. Tuttavia, Arianisha si comporta in maniera strana, non rompendo il legame empatico e anzi ordinando a Mahsēnā-Ādhēśa di fare ciò che gli aveva spiegato prima di fare. Le strane parole della maga allarmano Ian, ma i suoi pensieri sono interrotti dall'improvvisa comparsa dei cinque Elfi Spettri. Ian e Gmor cercano di combatterli, ma nulla possono contro i loro corpi senza sostanza. Stanno per essere sopraffatti, quando Arianisha spiega a Ian come sconfiggerli. Deve richiamare la dimensione nascosta, tramite il Potere del Cattura-Drago, dato che solo all'interno di essa può ferirli. Grazie all'aiuto combinato della maga e del drago bianco, che offrono la loro energia magica allo Scout, Ian riesce a richiamare la dimensione nascosta, all'interno della quale dopo una strenua battaglia riesce a uccidere tutti e cinque gli Elfi Spettri, sconfiggendoli.

Cavalcatori vento

Un Cavalcatore del Vento.

Ian è felice per la vittoria, ma tale felicità dura poco. Arianisha rivela le sue vere intenzioni, tramite la sua magia intrappola Ian e i suoi compagni in cespugli di rovi, uccide Brewal e distrugge il nuvolante. Arianisha racconta di non avere alcuna intenzione di liberare Mahsēnā-Ādhēśa dal suo controllo, anzi vuole soggiogarlo alla sua volontà e usarlo per richiamare e controllare gli altri draghi. In questa maniera sarebbe ritornata nell'Erondàr in testa a un esercito di draghi e tutti l'avrebbero acclamata come Regina dei draghi. Mentre parla, Sera inizia a cantare una vecchia canzone elfica, una delle canzoni che in tempi remoti draghi ed Elfi cantavano insieme. La melodia riduce il controllo della maga sul drago bianco, che diventa consapevole per alcuni secondi. Arianisha si concentra per riacquisire il controllo completo sulla volontà del drago, ciò la distrae da Ian, che si libera dei rovi e la attacca, allontanandola dal drago. Improvvisamente, un enorme drago nero compare nel cielo e si pone di fronte a Mahsēnā-Ādhēśa, in atteggiamento servile. Arianisha crede ormai di aver vinto, poiché il drago nero obbedisce al drago bianco, di cui lei ha il controllo. Ian crede che non gli rimanga altro da fare che uccidere la maga, anche a costo di essere subito dopo incenerito dal drago nero, ma viene fermato da Mahsēnā-Ādhēśa. Il drago bianco ha infatti riacquisito il controllo della propria volontà e con una fiammata uccide la maga. Mahsēnā-Ādhēśa ringrazia Sera per la sua canzone, grazie alla quale è riuscito a sfuggire al controllo della maga. Afferma di non avere alcuna intenzione di richiamare gli altri draghi oltre la Cintura delle Tempeste e che ha intenzione di raggiungerli nel Continente Nascosto. La missione è compiuta. Mentre Myrva si chiede in che modo riparare il nuvolante per tornare a casa, ecco comparire il popolo dei Cavalcatori del Vento, che si offrono di aiutarli. L'Erondàr e i nostri eroi sono salvi.

Personaggi[]

Luoghi[]

Edizioni[]

  • Luca Enoch, Dragonero - Il risveglio del Potente, Chrysalide, Arnoldo Mondadori Editore, 2015, p. 312, ISBN 8804656166.
  • Luca Enoch, Dragonero - Il risveglio del Potente, Oscar Fantastica, Arnoldo Mondadori Editore, 2016, p. 304, ISBN 978-8804666455.

Note[]

Romanzi Mondadori di Dragonero

1. Dragonero - La maledizione di Thule - 2. Dragonero - Il risveglio del Potente